Sin dai tempi dei nuraghi, l'uomo in Sardegna. Si è nutrito
di cacciagione, anche perché ancora non allevava animali domestici. I suoi
consumi preferiti erano la pecora selvatica comunemente chiamata
"muflone" o la capra. La
Sardegna a quei tempi era ricca di selvaggina: pernici,
lepri, conigli, cervi,stambecchi.......Alimentarsi non era un grosso problema. Armati
di arco e frecce non dovevano allontanarsi molto per procurare il cibo. Le loro
frecce ricavate da polloni di olivastro induriti col procedimento di accostare
la freccia già rifinita, alla fiamma che
ne moltiplicava la sua resistenza, facendola durare di più nel tempo. Alla loro
estremità veniva incastrata con abilità nel legno;una punta ben lavorata di
"ossidiana" (pietra lavica durissima che riesce al tagliare il vetro
come un diamante) Così costruita non si aveva il timore che l'animale non
venisse abbattuto. ..........
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